
I festeggiamenti in città hanno inizio il 9 luglio, ma l’apice della festa si ha nella notte tra il 14 e il 15 luglio quando il carro con la statua di Santa Rosalia comincia il suo percorso partendo da Palazzo dei Normanni, accompagnato da un fiume di persone. In questi giorni si celebra la liberazione della città dalla piaga della peste nel 1624 avvenuta in seguito al ritrovamento delle ossa della santa, chiamata anche Santuzza, sul Monte Pellegrino.
Attraversata Porta Nuova, il carro con la Santa sosta di fronte la Cattedrale per poi ripartire verso i Quattro canti in cui, per tradizione, il Sindaco in carica sale sul carro e deponendo i fiori ai piedi della santa grida «Viva Palermo e Santa Rosalia» e la folla risponde in coro con un boato assordante. Questo è un momento di grande vicinanza tra il Sindaco e la città e dal modo in cui la folla risponde al grido del sindaco si capisce il consenso che ha lo stesso. Nel tratto finale, attraversata Porta Felice il carro giunge sul lungomare dove si ammirano i fuochi d’artificio che si concludono con la “masculiata”,una lunga serie di giochi pirotecnici ravvicinati che si specchiano nel mare.
Nel giorno del festino di Santa Rosalia non mancano certamente i piatti della tradizione popolare palermitana. Suggeriamo di assaggiare i “babbaluci”, lumache condite semplicemente con olio sale pepe e prezzemolo, “u scacciu” famose calia e semenza, la “pollanca” la pannocchia bollita, le panelle e crocchè o l’anguria finale.
Ogni anno un carro diverso solca le strade del centro storico durante i festeggiamenti. Passeggiando nella zona del porto della Cala, è possibile ammirare alcuni dei carri più belli dei festini precedenti.
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