Divertimento

Natale a Siracusa

A Siracusa, l’architettura trionfa nello scenario della città anche a Natale. Grazie alla sua lunga storia, in questa città convivono stili architettonici diversi che si prestano a giochi di luci e decorazioni floreali.

Santa Lucia

Le celebrazioni natalizie a Siracusa cominciano il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, patrona della città. La città è in festa, tra processioni e mercatini in un tripudio di musica e cibo. In occasione di questa ricorrenza, i siracusani preparano la cuccia, che è un dolce con ricotta, chicchi di grano, cioccolato e arance.
In seguito a questa giornata, tutto si concentra sul Natale.

I ciaramiddari

I ciaramiddari sono gli zampognari siciliani e appartengono ad una lunga tradizione natalizia. Il loro compito è quello di raccontare la novena, che inizia il 29 novembre e si conclude il 6 gennaio. La novena consiste in una serie di nove storie riguardanti la natività, storie che vengono raccontate dai ciaramiddari con la zampogna, uno strumento a fiato molto antico risalente addirittura ai tempi di Nerone. Una delle canzoni più suonate è “Tu scendi dalle stelle”, scritta da Sant’Alfonso Maria de’Liguori. I ciaramiddari passano solitamente per le vie della città e per le case delle persone, in particolare davanti al presepe.

Le luci e i mercatini

Ortigia, la parte più antica di Siracusa, diventa un gioiellino splendente nel periodo di Natale. Luminarie colorate, vischio, decorazioni rosse si mescolano perfettamente ai monumenti architettonici della città, la quale diventa un piccolo villaggio incantato.

Numerosi sono i mercatini per le vie del centro storico, dove è possibile assaggiare prodotti tipici e comprare qualche regalino per le persone a cui si vuole bene.
È possibile verificare i mercatini qui.

Il cibo

Come ogni Natale che si rispetti, non può mancare il cibo tipico natalizio. A Natale deve essere necessariamente consumato il baccalà fritto, come avviene in molte località del Sud Italia, ma a Siracusa viene accompagnato solitamente dai pipi sicchi, ossia dei peperoni essiccati. Per il pranzo del 25, non possono mancare i cavateddi al sugo e la mpanata, una focaccia ripiena di patate, ricotta, spinaci e pomodori.



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